Consigli per educare il cane
GONSIGLI E SUGGERIMENTI PER EDUCARE AL MEGLIO IL VOSTRO CANE
Per iniziare, sfatiamo il mito del cane cattivo o, addirittura, della razza cattiva: come molti dicono, non esistono cani cattivi, ma solo cattivi padroni. Certo, ci sono razze più predisposte all'aggressività rispetto ad altre, ma nulla che un atteggiamento autoritario, da vero capo branco, ed un buon addestramento non possano risolvere.
Innanzitutto, prima di avventurarsi nell'impresa di un addestramento, è necessario ricordare che il cane, in quanto discendente del lupo, è un animale da branco e che dunque tende a crederci parte del suo branco; se da un lato questo può essere un atteggiamento positivo (molti cani tendono a proteggere i membri del proprio branco, quindi, in quanto membro, anche il padrone) dall'altro lato potrebbe risultare un problema nel momento in cui, notando alcuni cedimenti nell'atteggiamento del proprio padrone, il cane potrebbe pensare di essere il capo branco della situazione. Ovviamente, questa caratteristica varia notevolmente a seconda della razza ed è, solitamente, meno accentuata nei cani di piccola taglia. Rimane comunque una caratteristica da non sottovalutare e da correggere già in tenera età.
Altra caratteristica tipica dei cani da difesa o da guardia è la territorialità, cioè l'attaccamento del cane al proprio territorio che spesso è disposto a difendere ad ogni costo. Come ogni eccesso, anche la territorialità, se non si può o non si vuole eliminare, deve comunque essere controllata in modo che diventi facilmente gestibile.
Un primo consiglio per la scelta del cane, oltre a quello di prestare un occhio di riguardo alle caratteristiche caratteriali della razza, è quello di prestare attenzione anche all'ambiente in cui il cane dovrà vivere: un cane di grossa taglia infatti non è particolarmente adatto alla vita in appartamento a meno che non gli si assicurino passeggiate e corse in libertà per almeno qualche ora al giorno.
Riguardo l'educazione vera e propria invece (badiamo bene: non per l'addestramento), i consigli ed i metodi più efficaci, mirati a stabilire la gerarchia e le regole di convivenza, sono i seguenti:
- Innanzitutto è necessario munirsi di pazienza e fare sì che tutta la famiglia segua i comportamenti ed i metodi utilizzati nell'addestramento per non creare confusione nelle idee del cucciolo
- L'educazione parte già dal momento in cui il cane entra in casa ed è proprio dal varcare la porta che inizieremo a mettere in pratica le prime regole. Quando si entra in una stanza, dobbiamo fare sì che il cane entri dopo di noi perché, attraverso questo comportamento, capirà la gerarchia: il cane non è un nostro pari, ma un nostro 'subordinato'. Non per egoismo del padrone, ma perché il cane possa capire il proprio ruolo all'interno della famiglia. Con questa visuale che il cane avrà di noi, sarà disposto ad accettare gli ordini impartiti
- Sempre per questioni gerarchiche, i pasti non andranno mai consumati nello stesso momento: il cane dovrà attendere che noi finiamo di mangiare, prima che la sua ciotola venga riempita. Questo comportamento viene tenuto anche in natura dove il capo branco mangia per primo.
- Non fare salire il cane su luoghi elevati come sedie, poltrone o sul letto. Il salire, per esempio sul vostro letto potrebbe fargli pensare di averne il diritto e non di poterlo fare per vostra concessione.
- Per insegnargli il giusto comportamento la tecnica più istintiva e più utilizzata è quella della punizione/ricompensa. Insegniamogli allora a non saltare addosso, ignorandolo quando assume questo comportamento (punizione) e premiandolo quando cessa di farlo.
- Evitiamo i comportamenti indesiderati come per esempio il mordere le caviglie e le braccia; quando il cane fa questo interrompiamo subito qualsiasi attività stiamo facendo con lui (punizione) e lo potremo premiare quando avrà smesso.
- Eliminiamo assolutamente i giochi che prevedono l'utilizzo della bocca e dei denti, come il classico tira e molla, specie nei cani di grossa taglia e propensi ad un certo grado di aggressività. Sono comunque da evitare tutti i giochi che ci potrebbero mettere in competizione fisica con il cane.
- Con semplici giochi, insegniamogli i comandi fondamentali: seduto, sdraiato, resta, vieni e cuccia. Ogni esercizio dovrà essere ripetuto fino a che non verrà eseguito bene, a quel punto potremo anche dedicargli qualche carezza o un bocconcino ( premio).
Per rendere ogni ordine più efficace questi dovranno essere chiari e coincisi, una semplice parola detta in tono calmo ma autorevole è quello che ci vuole, anche perché, ricordiamo, il cane non può capirci veramente, riconosce semplicemente il suono delle parole ed il tono con cui vengono dette. Altro atteggiamento fondamentale è la coerenza, cioè dovremo evitare di reagire in maniere diverse davanti ad uno stesso atteggiamento.
Anche se queste semplici regole sono validissime e sempre efficaci, in alcuni soggetti possono presentarsi comportamenti che necessitano dell'attenzione di uno specialista.